domenica 29 luglio 2012

Le mie migrazioni

Molti hanno definito il mio discorso filosofico come un pluralismo di significati senza un unica direzione di marcia. La mia filosofia è stata chiamata " pensiero nomade", ma anche la mia vita è stata un lungo viaggio. Come lieto messaggero, ho viaggiato per l'Europa...









La filosofia

Il commento dello studente di filosofia mi ha suggerito un'ulteriore riflessione sul significato della filosofia. Vorrei ora approfondire ciò che ho brevemente risposto al commento.
La mia filosofia non vuole creare un sistema razionale: infatti anche nei miei scritti utilizzo prevalentemente aforismi, oltre che moltissime altre forme inusuali per la trattazione filosofica. La forma breve dell'aforisma trasmette un'illuminazione istantanea perchè il fine è quello di cogliere le cose al volo. Io paragono l'aforisma alla figura in rilievo, che, essendo incompleta, impone all'osservatore di integrare col pensiero ciò che gli si staglia davanti. Perciò, mentre si può leggere e capire Platone, un'aforisma non necessita solo di una lettura: l'aforisma esige "l'arte dell'interpretazione", una pratica che purtroppo gli uomini moderni hanno disimparato. E' la pratica del "ruminare"! Come ho già scritto, io non so che cosa siano i problemi puramente intellettuali!
Se comunque dovessimo obbligatoriamente definire che cosa sia la mia filosofia, io direi che essa è il lieto annuncio, il messaggio per un nuovo uomo, protagonista eroico della sua esistenza tragica. Un nuovo e oltre greco.


Il Greco conobbe e sentì i terrori e le atrocità dell'esistenza: per poter comunque vivere, egli dovette porre davanti a tutto ciò la splendida nascita sognata dagli dei olimpici.
(La nascita della tragedia) 
Composizione VI, Kandinsky, 1913.

giovedì 26 luglio 2012

"In tutte le opere che ho scritto, io ho messo dentro anima e corpo: non so che cosa siano problemi puramente intellettuali"

Viandante sul mare di nebbia,  Caspar David Friedrich, 1818. 
La filosofia di cui sono il lieto messaggero, non è solamente un pensiero filosofico astratto, utile per riempire le giornate uggiose. La mia filosofia è qualcosa di  davvero nuovo e profondamente sconvolgente. Non ho una filosofia sistematica come quella dei filosofi prima di me: ogni tentativo di razionalizzare e sistematizzare la realtà è infatti illusorio e destinato all'insuccesso. "Diffido di tutti i sistemi e i sistematici, e mi allontano da loro. (...) Io non sono abbastanza ottuso per un sistema - e tantomeno per il mio sistema." Dietro ad ogni sistema, infatti, si nasconde una particolare volontà, un desiderio di impadronirsi della totalità del reale, che, secondo me, è destinato a fallire. Io sono stato definito lo "scriba del caos" e per questo contesto ogni forma chiusa del sistema, mentre prediligo "gli orizzonti aperti" che mi impediscono di costruire un'"architettura" conclusa.
Per quanto quindi il mio pensiero non possa essere sistematizzato, può essere utile suddividerlo in alcune fasi da intendere non rigidamente, ma come tappe transitorie di un pensiero in divenire, tra rottura e continuità.

1- La fase giovanile: La nascita della tragedia, Considerazioni inattuali, La filosofia nell'epoca tragica dei Greci, e Su verità e menzogna in senso extramorale.
2- La fase illuministica: Umano troppo umano, Aurora, La gaia scienza, Gli idilli di Messina.
3- La fase di Zarathustra: Così parlò Zarathustra
4- La fase del tramonto: Al di là del bene e del male, Genealogia della morale, Il caso Wagner, Crepuscolo degli idoli, L'anticristo, Ecce homo, Nietzsche contra Wagner.


FONTI:
- Il nuovo protagonisti e testi della filosofia, G. Fornero, Paravia, Varese, 2007.
- Le parole della filosofia, M. Sacchetto - F. Desideri - A. Petterlini, Loescher, Sograte, 2009.


FONTI IMMAGINI:
- www.wikipedia.org

venerdì 20 luglio 2012

Presentazioni

E' giusto che chi ancora non mi conosce sappia chi sono. Quando affermo di essere non un uomo, ma dinamite io intendo definirmi come qualcosa che è in grado di mettere radicalmente in discussione l'intera civiltà e filosofia occidentale. Io voglio una "distruzione programmatica delle certezze del passato". Tuttavia, questo non vuole essere un rovesciamento negativo senza alcuna risoluzione. Io cerco una nuova visione, una nuova prospettiva per l'umanità. Nuove modalità espressive, nuove forme di comunicazione filosofica e per questo penso che un blog di filosofia, quale è questo, sia una grande novità e rivoluzione. Se pensate che il mio diario assumerà un andamento lineare o seguirà delle linee conduttrici, rimarrete delusi. Io sono dinamite e questo è il blog del caos!





"Io vengo a contraddire, come mai si è contraddetto, e nondimeno sono l'opposto di uno spirito negatore. Io sono un lieto messagero, quale mai si è visto (...) solo a partire da me ci sono nuove speranze."
(Ecce homo)


Escher, Concavo e convesso, 1955