giovedì 6 settembre 2012

IL NICHILISMO

Munch, ritratto di Nietzsche, olio su tela, 1906, Stoccolma. 
Ed ora affronteremo insieme quello che io ho definito il “pericolo dei pericoli”: il nichilismo. Esso è l’esito necessario della nostra tradizione occidentale dopo l’annuncio della morte di Dio. Abbiamo smascherato l’illusorietà dei valori metafisici, ma dobbiamo essere in grado di resistere alla continua richiesta di senso al proprio vivere e agitarsi vanamente nella dolorosa ricerca di una giustificazione ultima e universale al nostro agire. Molti di voi incorreranno in un equivoco: l’assenza delle tradizionali finalità e strutture metafisiche non significa impossibilità di dare senso all’esistenza, precipitando nel nichilismo, nella negazione di qualsiasi valore.  Questo atteggiamento, il nichilismo passivo, deve essere solo una fase transitoria che ben presto si dovrà trasformare in attivo. Il nichilismo attivo è la possibilità di un sovvertimento di tutti i valori e la possibilità di crearne di  nuovi. Bisogna avere una posizione affermativa davanti all’esistenza! E’ la vita stessa il senso del nostro esistere! Ciò non significa scegliere il contrario dei valori tradizionali, ma avere la consapevolezza che scegliere di perseguire certi valori è fondato sulla nostra stessa scelta e noi siamo responsabili di ciò che scegliamo. Prima sceglievamo il bene perché era ciò che era giusto fare, ora si sceglie il bene perché noi lo vogliamo seguire, perché è la nostra volontà di potenza a darci senso. Se decideremo invece di scegliere il male, questo sarà ancora più tragico per noi,  perché lo sceglieremo volutamente in prima persona per l’eternità…



FONTI:
Le parole della filosofia, Sacchetto, Desideri, Petterlini, Loescher

3 commenti:

  1. caro signor Nietzsche, casa accadrebbe ad un individuo che non ha una posizione affermativa nei confronti dell'esistenza?

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  2. Caro Professor Nietzsche, punto fondamentale della sua indagine filosofica è la distruzione dei vecchi valori metafisici della società occidentale. Il venire meno di questi genererà inevitabilmente smarrimento e sconforto che il super uomo sarà in grado di superare grazie alla sua straordinaria volontà di potenza e vitalità! Tuttavia non vi è la possibilità che molti, incapaci di sostenere questo smarrimento, e "bisognosi di possedere una verità" tentino di crearsene dei nuovi, vedendo nella politica, nel nazionalismo, nella scienza o nell'arte la medesima fisionomia dei vecchi valori?

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    1. Caro Simone, si è possibile che coloro che non sono in grado di sostenere la distruzione dei vecchi valori metafisici ne creino di nuovi. Tutto ciò vale anche per quelli che non riescono ad avere una visione positiva dell'esistenza. Costoro non possiedono la volontà di potenza, caratteristica fondamentale per l'elevazione al super uomo, e non riusciranno a superare il problema del nichilismo, ovvero la condizione immediatamente derivante dalla morte di Dio.
      Solo chi possiede la volontà di potenza riuscirà a superare quella sensazione di sgomento nei confronti del vuoto e del nulla. Nel momento in cui l'uomo affronta la vita e fissa uno scopo per essa, ha superato la fase del nichilismo poichè egli stesso riesce a dare un senso al caos del mondo.

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